Una luce accende il corpo. Una luce lo disegna. Una luce scolpisce l’anatomia femminile e la trasforma, la rende futuristica, pronta a intraprendere il percorso di una nuova sensualità.
“Voglio dire alle donne che è arrivato il tempo in cui ognuna di loro si trasformi in designer del proprio look. Ho creato abiti composti da tantissimi elementi, strutturati o impalpabili, per consentire a ciascuna di seguire la propria ispirazione. Voglio raccontare una nuova femminilità che vive già nel futuro. La mia donna del prossimo inverno potrebbe essere la hostess ideale che ci accompagna, a bordo di uno shuttle, nel viaggio verso i nuovi mondi dello Spazio”.
Roberto Cavalli
La silhouette è costruita da sovrapposizioni di forme rigide e fluide e resa preziosa da ricami.
Top a manica lunga abbinati a pantaloni skinny totalmente ricamati con dettagli metallici nelle sfumature dell’oro, argento, rame e ferro, ai quali sono sovrapposti abiti di mousseline stampato con tutte le textures animalier del mondo Cavalli, a fare da sfondo al protagonista assoluto: il serpente. Il bagliore del metallo illumina e accende il tessuto leggerissimo degli abiti.
E se il punto di partenza è un’armatura di luce che si ridisegna sul corpo, la collezione Roberto Cavalli sviluppa inoltre abiti lunghi e scivolati sui fianchi di velluto devoré, ricami barocchi su pelli laserate, giacche e gilet da school boy resi iperfemminili dalle sciancrature e dai tagli. Giacche dalla forma ad uovo sono impreziosite da ricami metallici che disegnano serpenti stilizzati sui bordi e sulle spalle.
I colori scuri sono interrotti dal rosso e dall’azzurro di alcuni abiti corti in mousseline stampata dalla forma fluida che non costringe il corpo ma lo esalta con le trasparenze.
Gilet di pelliccia di volpe sfilettata abbinati ad abiti lunghi o giacche di piume su abiti corti.
I bijoux di metallo, affondati nel silicone, sono disegnati perché formino la squama stilizzata di un rettile. Le cinture rigide sono a semicerchio perché possano stringere come in un abbraccio il punto vita, i bracciali sono rivestiti da uno strato di mousseline stampata animalier, e illuminano il tessuto con bagliori metallici, così come accade per gli abiti. Le sciarpe sono formate dall’accostamento di lunghe strisce di tessuti differenti e stampati, alle quali 300 bottoncini ricoperti danno la possibilità di comporsi e ricomporsi in modo sempre diverso e personale. Le scarpe, infine, a cui la forma del mocassino serve solo per meglio utilizzare l’astuzia di un tacco “a corno” alto 14 centimetri, altezza appena mitigata da un piccolo plateau di metallo o di cuoio lavorato a mano con una tecnica di “infilatura” per ricordare la spina dorsale di un coccodrillo.
La Diva Bag, lanciata nella Primavera Estate 2011 e diventata in breve tempo una delle ‘it bag’ della stagione, ritorna sulla passerella invernale reinterpretata attraverso i temi della Collezione. In versione piccola o ‘mini’, è trattata con stampe a caldo e arricchita da ricami metallici ‘all over’ e da dettagli anatomici, ton-sur-ton.
Una collezione che ha una inedita, futuribile missione: costruire il nuovo in un corpo fatto di luce.