Fiducia, ottimismo, speranza: parole semplici che segnano il tempo della rinascita, l’attimo in cui si ricomincia a credere nel futuro.
Questa l’ispirazione di Daniele Alessandrini per la sua collezione Autunno/Inverno 2011, un omaggio agli anni della ripresa economica, quegli anni ‘50 dell’Italia votata allo spirito di iniziativa, alla produttività: quando l’eleganza era gesto quotidiano e la sartorialità trovava massima espressione nell’abbigliamento di tutti i giorni.
Grande la ricerca di Daniele Alessandrini nelle forme e nei materiali, all’insegna di una tradizione italiana che sublima ingegno e abilità sartoriale.
Le giacche, icone dello stile maschile, si accorciano per creare inaspettate sovrapposizioni e si fanno morbide sul corpo per volumi più comodi.
I caban ne seguono lo stile e si sovrappongono in un gioco continuo di livelli, fusi in una nuova armonia di prospettive.
Anche i pantaloni si rinnovano con proporzioni insolite, il fit abbandona le linee rigide e strutturate per dare spazio alle lunghezze, estremamente corte o volutamente libere.
Simbolo di questa eleganza in evoluzione è la giacca monopetto, che Daniele Alessandrini libera dagli schemi dell’abbigliamento formale rendendola un capo eterno, perché nato da una visione di stile in continuo movimento.
Le lane si mescolano degradando nelle sfumature del grigio, da quello intenso delle industrie operose a quello chiaro del cemento.
Lo spessore materico dei tweed incontra la leggerezza delle camicie in cotone in una sintesi estetica che racchiude la forza e la semplicità della natura maschile.
Volumi nuovi, proporzioni inattese e ricerca estrema: ecco la geometria dell’uomo Daniele Alessandrini, un uomo a più dimensioni, che celebra la tradizione di ieri e si proietta nel futuro, preso in un’evoluzione costante che è già domani.
Le foto si riferiscono alla sfilata della collezione Daniele Alessandrini Autunno Inverno 2011 svoltasi domenica 16 gennaio 2011, durante Milano Moda Uomo.
Fonte: Ufficio stampa Attila&Co