Quella di lunedì è stata una serata dedicata alla musica e alla poesia: un istrionico Morgan ha intrattenuto il pubblico che gremiva l’agorà di Fabrica, oltre cinquecento persone, alternando la recita di alcuni canti dell’Inferno (primo, secondo, quarto e quinto) a pezzi musicali e riflessioni sull’arte e il bello.
L’occasione è stato il lancio di una nuova edizione dell’Inferno, dal titolo “L’Inferno di Dante, una storia naturale”, illustrata e commentata da Fabrica per Mondadori.
Una serata all’insegna della fusione tra contemporaneità e arte senza tempo: Morgan fa in modo di ospitare tra i versi di Dante anche dei pensieri sulla cultura odierna, trova la maniera di suonare contemporaneamente con pianoforte e iPhone un classico della canzone italiana come “Il Suonatore Jones” di De André e non si lascia sfuggire dei richiami ai poeti del Romanticismo inglese (un tributo alla nazione da cui provengono i due curatori del libro, Patrick Waterhouse e Walter Hutton).
Un’ora e mezzo di spettacolo che ha interessato e catturato il pubblico, anche quello numeroso che ha seguito lo streaming sul web, con un finale sotto qualche goccia di pioggia, dove Morgan ha recitato con passione i versi struggenti di Paolo e Francesca.
Fonte: Benetton