Giorgio Armani Donna Primavera Estate 2010: le forme della contemporaneità.
Body Art come linguaggio del corpo, incontro tra la performance e il gesto: un riferimento che accende la creatività, una scintilla che, trovato il suo percorso, cambia natura. Diventa colore, linea, forma. Abito nella collezione Giorgio Armani Donna Primavera Estate 2010.
Un abito Armani che ha la forza del taglio e della costruzione, essenziale nel suo rigore e al tempo stesso, per quel particolare equilibrio che nasce dal bilanciamento dei contrasti, è esuberante, espansivo, sontuoso. Tra colori e rimandi, corposità dei tessuti (raso, taffettà, seta con stecche ricoperte da chiffon doppio che sostengono la struttura) ed eleganza della broderie.
E’ questa calcolatissima miscela, dove l’abito è stato decodificato e ricomposto senza languori e svolazzi, a ricordare una specie di eccentrica purezza che arriva direttamente dal Bauhaus. Con il suo aspetto pulito, la scansione geometrica della gonna che crea movimento e sottolinea la tridimensionalità del corpo, le spalle leggermente mosse oppure, per il gusto di shape definite, tagliate seccamente oblique. Per sottolineare la compattezza di forme sempre brevi, completate a volte da pantaloncini sotto la svelta tunica.
Tutto è corto e si arresta sempre sopra il ginocchio, anche l’abito da sera che non ha mai dato una tale impressione di leggerezza e geometrica modernità, accentuata dalle scarpe basse. Giacche lineari dai bordi impunturati giocano sui grafismi, mescolando sofisticate sfumature neutre, grigio, blu, verde, un inedito color iris, un rosso a basso voltaggio.
Ma è nelle forme mutanti che la nuova collezione Giorgio Armani Donna Primavera Estate 2010 si esprime nella ricerca del nuovo, con tutine che sembrano abiti a portafoglio, modelli sorretti da bretelle-copriseno, pantaloni corti che l’arricciatura rende simili a gonne, camicie a tre strati a motivi scacchiera, con una sola spalla.