Il 30 Gennaio 2009 è stato eletto Giorgio Cannara il nuovo presidente Fiamp. Tra le priorità, l’etichetta di origine per i prodotti extra UE e l’impegno per sostenere le imprese del settore.
Il Consiglio generale Fiamp, Federazione Italiana Accessorio Moda e Persona, ha eletto, per il prossimo biennio, Giorgio Cannara, presidente dell’Associazione Pellettieri Italiani, che succede a Rossano Soldini.
La FIAMP, Federazione di Confindustria nata nel dicembre 2004 fra le associazioni AIMPES (manifattura pelli-cuoio e succedanei), ANCI (calzaturieri), ANFAO (occhialeria), FEDERORAFI (oreficeria-gioielleria) e UNIC (conciatori) rappresenta una realtà industriale di assoluto rilievo: più di 33.000 imprese che occupano nel complesso circa 262.000 addetti, con un valore export (2007) di 21.087 milioni di euro e un saldo attivo della bilancia commerciale di 7.870 milioni di euro.
Difficile la sfida che attende Cannara nei prossimi mesi: il momento congiunturale sfavorevole che sta vivendo l’economia nazionale e internazionale, infatti, coinvolge naturalmente anche l’attività dei comparti produttivi che fanno capo a FIAMP. A far da contraltare, le potenzialità e le capacità di reazione chegli imprenditori del Made in Italy sapranno ancora una volta fare proprie: un necessario rinnovamento aziendale, improntato alla ricerca e allo sviluppo, senza dimenticare creatività e professionalità che caratterizzano la filosofia del Made in Italy, rendendolo unico e famoso in tutto il mondo.
E tra i punti prioritari che il presidente Cannara ha indicato nella immediata attività di FIAMP vi è proprio la difesa del Made in Italy. Continuerà infatti nell’opera di sensibilizzazione delle Istituzioni politiche italiane ed europee sul tema dell’introduzione della obbligatorietà dell’etichetta d’origine per alcuni prodotti, tra cui le merceoligie FIAMP, importati nell’Unione Europea: ´L’indicazione del marchio d’origine sui prodotti importati nella UE, – dice infatti Cannara – non è protezionismo ma risponde ad una necessità di trasparenza del mercato, darebbe consapevolezza ai consumatori nel momento dell’acquisto, porterebbe ad una maggiore attrattiva dei prodotti europei e metterebbe su un piano di reciprocità di condizioni le imprese manifatturiere europee.
La Commissione UE ha approvato nel 2005 la proposta di regolamento per introdurre l’obbligo di indicare il “MADE” sulle merci importate extra Ue dei settori: tessile-moda, legno-arredo, calzature, ceramica e piastrelle, oreficeria e vetro; purtroppo da allora tale proposta è ferma per i veti incrociati di alcuni Stati membri della UE.
Il prossimo appuntamento per definire le linee operative del biennio 002009/2011 è fissato per il 22 aprile 2009, a Parma, con il Consiglio Generale.
Fonte: Ufficio stampa Fiera Milano