Cool come Lauren Hutton dei primi anni ’80, moderna come Emma Watson: la donna Massimo Rebecchi per la prossima Primavera-Estate rivela un’attitudine disinvolta e dolce insieme, che si dimostra in una silhouette scattante ma soprattutto fluida e sciolta. Nel segno di una sostenibile – e iperfemminile – leggerezza da “nouvelle couture”… Le forme, pur facili ed immediate, sono versatili e mai statiche. Il punto vita si sposta, si alza, si abbassa, talvolta non è affatto segnato, talvolta è strizzato da una cintura sottile come un laccio o annodata a fiocco. Ci sono drappeggi, piccoli rimborsi, coulisse che creano movimento, in un gioco di assonanze tra reminescenze Art Nouveau ed impressioni giapponesi. Non mancano segni vezzosi: le ruches e le balze, i ricami, le spalle arricciate della camicie piccole. Le giacche si accorciano a giacchini, i trench sono poco più che caban, gonne e bermuda non arrivano al ginocchio…La leggerezza delle materie è indispensabile nel rendere questa propensione alla fluidità. Si alternano e si accostano tra loro cotone-lino e seta lavata, cadì e jersey ultralight, nappa peso-piuma e fibra di bamboo…I colori rubati a Chagall si susseguono in una paletta sostanzialmente pacata, in cui spiccano toni più decisi. Si parte dalle gradazioni comprese tra il celeste ceruleo ed il blu zaffiro per arrivare alle nuance polvere, mastice, sabbia, fango.
Risaltano sprazzi Terra di Siena e abbinamenti tra verde malachite e viola, giocati a bande, ad effetto grafico-pittorico. Su fondi verde prato si stagliano fiori pallidi. Sugli azzurri si colgono check minuscoli e righe appena percepibili, spesso avvicinati tra loro nello stesso look…Anche la sera rivela un’intenzione di preziosa scioltezza. Gli abiti cadono diritti e sfiorano appena il ginocchio. Fluttuano con il movimento ed accentuano la loro leggerezza grazie agli inserti orizzontali in organza. Fanno pensare a Zelda Fitzgerald e scelgono nuance più che pacate, ma risplendono di ricami importanti neo-decò, in cui si fondono e si confondono paillettes, canutiglie, pietre dure, placche di madreperla o di metallo… Gli accessori esprimono fantasia, originalità, vivacità. Le pochette sono in nappa colorata con le catene in tartaruga, sono lavorate a patchwork. Le collane hanno pendenti importanti, in pietra di luna o in giada, mixano ambra e corniola, cristalli di rocca e quarzo citrino… Flash al maschile scandiscono, in sfilata, la collezione Donna, trasmettendo lo stesso messaggio di accurata essenzialità: completi dalla vestibilità ben calibrata si alternano a look sport/comfort; colori pacati lasciano spazio a qualche traccia di colore-colore.
Massimo Rebecchi: “nouvelle couture” tra echi giapponesi e richiami decò
di 27 Settembre 2008 07:390