Il codice genetico dello stile Armani declinato in tutte le sfumature fino ai toni tempestosi del grigio e alle nuances scurissime del blue navy, che ha la severità di una divisa.
Un panorama della mente rivolto alla città, un’atmosfera da Nord Europa.
Tra contemporaneità e futuro, la silhouette diventa più asciutta, dinamica: i pantaloni ampi, tipicamente Armani, si restringono al fondo, ripresi da due pinces. La giacca, a 71 centimetri, è completamente destrutturata, ma con una piccola cucitura sulle spalle che ricorda il fatto a mano.
Sottolineano l’effetto slim le maniche sottili e gli agili risvolti a scialle. Interni accuratissimi con piping e profili, in una generale leggerezza alternata con tessuti light: lini placcati con nuovi finissaggi, mischie di seta e poliestere, stoffe da camiceria utilizzate per i pantaloni. Anche la pelle per bomber e giubbotti, traforata e stampata laser a caldo per ottenere un movimento tipo corteccia, ha una natura light.
Ai completi con gusto formale da sera si alternano nitide camicie dal colletto e dai polsi inamidati, o con una riga a contrasto bianca sul colletto, o con minuscoli bottoni argentati e un alto bordo plissettato: impeccabili, sempre.
Accentua l’impressione di rigore cittadino uno sportswear dove l’eccesso di tecnicità cede il passo alla leggerezza e al gusto della forma, abbinando anche parka e piccoli trench a bermuda con coulisse. Vera performance d’autore, l’omaggio a Chanel, rivisitando con gusto maschile le tipologie della giacca a stuoia, abbinata a bermuda a fiori.
Vola sul kitesurf, EA7, con tute di neoprene disegnate per questo sport, nato per le onde della California e il grande mare.
Fonte: Armani Press