Presentati a Palazzo Marino dagli assessori Maiolo e Rossi Bernardi, insieme con il presidente della Camera della Moda, Mario Boselli, i 6 stilisti che parteciperanno al progetto che sostiene la realizzazione di giovani imprese di moda. Come muovere i primi passi verso la carriera di fashion designer non è una cosa semplice. Le griffe di Andres Caballero, di Gilda Giambra, di Chicca Lualdi, di Elena Pignata e Valentina Vizio, di Federico Sangalli, di Fabio Sasso e di Juan Carlos sono stati selezionati tra ottanta candidati per partecipare al secondo Incubatore Moda. Dopo il successo della prima edizione, il progetto realizzato dalla Camera della Moda con la collaborazione del Comune di Milano, darà la possibilità di creare grosse opportunità per altri giovani creativi. Per realizzare la seconda edizione dell’Incubatore il Comune, infatti, ha stipulato una convenzione con la Camera Nazionale della Moda Italiana, incaricata di supportare la creazione e lo sviluppo di piccole iniziative imprenditoriale nell’ambito della moda.
La regola numero uno infatti è: non solo creatività. Non basta avere fantasia e idee innovative per essere un bravo stilista e registrare il proprio marchio, serve anche un bagaglio di conoscenze molto ampio che spazia dal marketing alle tecnologie della confezione, dalla modellistica ai sistemi di progettazione grafica computerizzati, alla costituzione di impresa, alla commercializzazione della collezione. “Il futuro della moda italiana è nelle mani dei giovani, per questo tre anni fa ho proposto alla Camera Nazionale della Moda Italiana il progetto “Incubatore della Moda” ha spiegato l’assessore alle Attività produttive con delega alla Moda Tiziana Maiolo, durante la presentazione del progetto nella Sala Stampa di Palazzo Marino. Presenti anche all’assessore all’Innovazione, Ricerca e Capitale Umano Luigi Rossi Bernardi e al Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Mario Boselli. “Gli Incubatori della Moda sono un buon esempio di promozione di giovani attraverso i loro meriti e non grazie alle raccomandazioni. Il concreto successo dei giovani stilisti che hanno partecipato alla prima edizione del progetto ci ha convinti a ideare la seconda edizione dell’Incubatore della moda”.
“I vantaggi derivanti dall’innovazione tecnologica applicata ai processi di produzione sono stati ampiamente dimostrati e la sfida ora sta nell’adottare tecnologie innovative nel processo di creazione” ha spiegato l’assessore Bernardi. Nell’ultimo decennio, i professionisti della moda si sono trovati a fare i conti con un mercato sempre più competitivo e veloce.
“L’intervento dell’Amministrazione a favore dei giovani imprenditori – ha continuato l’assessore – fa parte di una serie di iniziative del Comune a favore della moda, il settore più rappresentativo del Made in Italy all’estero che per il complesso degli elementi che la caratterizzano, tradizione, creatività, imprenditorialità, tecnologia, è uno dei più importanti settori di eccellenza della nostra città. E’ significativo – ha aggiunto l’assessore – come l’Incubatore della Moda abbia suscitato un forte interesse anche all’estero. Questa è una iniziativa che rappresenta una delle strutture fondamentali che andranno a costituire L’Istituto Nazionale della Moda nel quartiere Isola Garibaldi”.
The Fashion Institute of Milan. E’ in fase di attuazione il progetto di riqualificazione urbana dell’area Garibaldi/Repubblica denominato ‘Città della Moda’, nel cui ambito è prevista la costruzione di una struttura operativa, The Fashion Institute of Milan, destinato a ospitare attività di ricerca e innovazione del settore, attività di formazione, show room.