Un weekend all’aperto, per “testare” la forma fisica e scacciare il grigiore dell’inverno.
Jogging nel verde, una partita a tennis, quattro calci al pallone, una corsa in bicicletta…… Ma anche la bella stagione ha le sue “insidie” e qualche accorgimento è d’obbligo per godersi appieno l’arrivo dell’estate.
Non dimenticando, per esempio, che i raggi solari contro i quali proteggiamo la nostra pelle con creme e lozioni, sono ancora più dannosi per gli occhi e possono causare, nel tempo, danni irreversibili.
Parlando di vista è bene non dimenticare che:
-Diversamente dalla pelle, gli occhi non sviluppano tolleranza ai raggi UVA e UVB, ma diventano più sensibili a ogni esposizione.
-Il riverbero infastidisce principalmente gli individui dagli occhi chiari, per le stesse ragioni per cui la pelle chiara è più soggetta alle bruciature.
-Nel corso di una giornata normale i nostri occhi usano la stessa quantità di energia che le gambe usano per percorrere 50 chilometri!
-Le nuvole proteggono poco; persino nelle giornate coperte ben l’80% dei raggi filtra indisturbato e la vicinanza ad acqua, cemento, neve e sabbia aumenta il rischio perché i raggi UVA e UVB vengono riflessi proprio da queste superfici.
-L’incremento dei raggi UV che arrivano sulla terra è reso maggiore dalla riduzione dello stato di ozono. Oltre ai danni alla pelle, l’eccesso di UV danneggia parte del cristallino (la lente naturale dell’occhio che consente di mettere a fuoco le immagini) riducendone la trasparenza e provocando danni che possono aggravarsi con l’età. Si stima che l’intensità dei raggi solari aumenti fra il 6 e l’8% ogni 1000 metri, per arrivare addirittura al 12% ogni 1000 metri ad altitudini molto elevate. Le conseguenze nel breve termine possono essere congiuntiviti, ustioni della cornea, forte lacrimazione, arrossamenti, fotosensibilità, ma nel lungo termine possono anche insorgere problemi più seri alla retina e al cristallino.
-L’80% dell’esposizione dell’intera vita ai raggi UVA e UVB avviene prima dei 18 anni, questo significa che bambini e adolescenti sono particolarmente esposti alle insidie per la vista, trascorrendo buona parte del tempo all’aria aperta.
Per questo è importante proteggersi dai raggi UV con occhiali da vista (lenti oftalmiche) e filtri solari (occhiali da sole schermanti o dotati di lenti fotocromatiche protettive).
Per fortuna, scienza e tecnologia sono alleati formidabili e aiutano a mantenere il benessere visivo con adeguati strumenti di protezione. Come le lenti fotocromatiche Transitions, una delle soluzioni più efficaci per proteggere la vista e assicurare benessere visivo oggi e in futuro.
Le Transitions sono lenti da vista di uso quotidiano, possono correggere qualsiasi difetto (miopia, presbiopia, astigmatismo), sono indicate per persone di ogni età e si adattano a qualsiasi montatura, anche la più trendy e griffata!
Chiare e trasparenti in ambienti interni e di notte, si scuriscono all’esterno in funzione della quantità di luce presente, bloccano il 100% dei raggi UVA e UVB, proteggono dal riverbero e dall’ affaticamento oculare. Sono disponibili in diversi materiali e tipologie (monofocali, bifocali, progressive).
Ecco qualche suggerimento per godersi il weekend senza rischi.
Per chi va in bicicletta:
Indicati occhiali con montature fascianti che proteggono da vento e polvere e lenti fotocromatiche che si adattano alle diverse condizioni di luce che si possono trovare lungo il percorso. Le Transitions sono realizzate in molteplici materiali (p.es. in policarbonato), non si rompono né provocano danni in caso di cadute.
Per il tennis e il calcio:
Particolarmente utili le fotocromatiche in policarbonato, particolarmente resistenti agli urti. Non si rompono se vengono colpite da una palla.
Per il golf:
Le lenti fotocromatiche migliorano sensibilmente il contrasto e consentono di vedere in modo straordinariamente nitido sul green.
Per la corsa:
Le fotocromatiche in policarbonato Transitions sono resistenti agli urti e svolgono anche una eccellente funzione antinebbia.