Brio cromatico, stile dinamico, glamour giovane, spirito internazionale. Quattro definizioni, il cui insieme armonico sintetizza la collezione UCB per la prossima Primavera/Estate. Un modo di vestire spontaneo, ma con ricercatezze fashion; fedele a se stesso nel tempo, eppure sensibile ai mutamenti del costume.
New Woman, ovvero vestire formale dalle 8 alle 20, con pezzi rigorosamente classici, abbinati a vite basse, orli brevi, colori basici e righe di tutte le altezze e di tutte le direzioni. Gli over, lunghi o corti, hanno dettagli da trench; la camicia, must del momento, influenza anche il taglio delle t-shirt e degli abitini, a chemisier appunto.
Her like Him, cioè essenzialità maschile ma con grazia femminile. Toni neutri con vezzo bois de rose. Dominano i pantaloni morbidi, ma quando è l’ora della gonna, questa deve essere fluida e danzante sopra al ginocchio. Parentesi di seta a ramages e luccichii di paillettes appena intravisti addolciscono gli impermeabili e le camicie a righe da manager perfetta.
Everythings Ethno, folklore appena accennato e imprevedibile; sono i dettagli di mise apolidi a raccontare mondi lontani: le righe peruviane, i fiori caraibici, le maniche giapponesi, le fantasie africane, i jodhpurs indiani, le sovrapposizioni nepalesi.
Sweater, ovvero un mondo di maglia. Tricot soft di tutti i colori, di tutti i punti e di tutte le ampiezze da portare con leggins variopinti e coprispalle di fettuccia. Le righe sono il decoro vincente e avvincente: orizzontali, verticali, fiorite, traforate, arricciate, rimborsate. La polo rugby si offre in lunghezze multiple, che arrivano persino alla caviglia.