Visionary Eccentric: l’eccentricità anni ’30 e il raffinato rigore anni ’40 convivono, sulla passerella di Gaetano Navarra, con moderni abiti-scultura, barocchi e surreali, per una moda innovativa e romantica.
L’eleganza americana, l’algido languore della garbo, l’attitudine di joan crawford ed il sofisticato rigore della Dietrich si mescolano ai look avventurosi di Nan Kempner, all’ eccentricità della Vreeland e del suo vogue, insieme all’arte di Cardin.
Le silhouettes nascono dalla ricerca sulla figura, con infinite declinazioni, proiettando antiche geometrie e liberando volumi e dimensioni.
La collezione nei toni del piombo, del noce, del nero e del bianco si amplia ulteriormente nelle nuaces del grigio chiaro per le stampe animalier.
I capispalla vivono di architetture in tessuto, di microstrutture prive di cuciture ottenute lavorando il panno a caldo, di dettagli con sovrapposizioni in volpe argentata sovratinta e fox seychelles.
I cappotti, dalle spalle spesso sovradimensionate, sono militari, austeri, ma resi femminili da colli a tulipano, realizzati in panno cachemire marina, o a effetto occhio di pernice, e in montone il rigore dei completi e dei tailleurs pantalone si stempera nell’eccentricità dei surreali cappellini e dei raffinati accessori.
Trench-parka in faille di nylon effetto taffettà sofisticati come gli abiti in crepe marocaine.
Le maglie, in cachemire intrecciato a mano nel tipico punto norvegese hardanger, re-interpretato con ricami dal sapore anni ’30 si trasfigurano in artifici scultorei e paradossali, come le camicie in organza dagli avveniristici tagli tridimensionali che esplodono in volute di macro ruches e pulsano di volants e di plissettature. Astratte e
vibranti fisarmoniche di carta. Onirici habitat geometrici. Architetture naturali in cui il corpo può abitare.