Lo stile di Gianfranco Ferrè ha segni forti e inconfondibili che però si rivelano anche incredibilmente duttili. Si prestano ad essere fatti propri e proiettati al futuro da sensibilità differenti, seppur affini. Sensibilità che li hanno visto nascere e crescere.
E li hanno condivisi, nella ricerca di un’espressione che unisca emozioni intense alla perfezione della linea.
Nella collezione Donna per l’Autunno/Inverno 2008/2009 i codici di Gianfranco Ferrè diventano oggetto di un’esplorazione, di un’analisi accurata e rispettosa.
Ma anche di una volontà di sperimentazione, coraggiosa e libera.
Sono i punti di riferimento di un viaggio che, compiuto attraverso lo sguardo altrui, consente di raggiungere mete inaspettate. Perchè nel mondo “à la Ferrè” c’è sempre un atteggiamento sperimentale.
Dal quadrato al triangolo, dal cerchio al rettangolo: riportate al corpo, le più elementari forme geometriche perdono ongi rigidità ed acquistano scioltezza. Declinate in materiali differenti, producono rese e cadute diverse. Si prestano a veri e propri, calcolatissimi stravolgimenti.
Così, l’interno diventa esterno e gli interni di costruizione acquistano piena evidenza. Il davanti diventa dietro e, a sopresa, i revers si scostano e si aprono sulla schiena.
Gli abiti e i cappotti scendono diritti, ma bastano due pinces in vita, più che discrete, per dotarli di una grazia femminilissima.
Opzioni consolidate e quasi dovute convivono in armonia con l’inventiva allo stato puro.