Come nel bagliore della polaroid di un Araki Nobuyoshi, per la collezione primavera/estate 2008 le donne di Alessandro Dell’Acqua vengono catturate dall’obiettivo del fotografo giapponese con la tutta la loro forza e fragile delicatezza.
Prima ‘rivelando’ la strech lingerie in organza pura e semplice o tulle, con tubatura di plastica e orlo; sopra una piattaforma di nastro okobo, con policromo-cuoio e splendidi cinturini tubolari e poi con corti kimoni e corsetti in stoffa in oby-style.
Mentre lo stesso materiale serve come dettaglio nella struttura delle gonne, la firma dello stilista viene ricamata a mano.
Questa stagione identifica vestiti evanescenti con imprintin cinese.
L’Oriente incontra l’Occidente nella scelta di stoffe: organza di plastified, seta di mikado con doppio tulle, chiffon vulcanizzato per un effetto tecno/macramé.
Un’ottima definizione per lo stile e le forme della tradizione giapponese, come le giacche di pagoda corte, il pigiama di chiffon con la stampa di un giardino Zen, i capi in micro origami e, per l’ultimo, un mini vestito, fucsia, stile geisha.
Veramente orientale, nella sfumatura di una Tokio con tocchi accattivanti di blu cielo e rosa shock.